c'è, su vibrisse di giulio mozzi, un bel post del 20 febbraio intitolato ;, in cui si parla proprio del punto e virgola. mozzi ha pubblicato il link al post anche su facebook, sollecitando un profluvio di commenti e dichiarazioni. ne trascelgo il più inquietante, quello di valeria, docente di scrittura creativa: "alla mia scuola di scrittura è la prima cosa che insegno la punteggiatura. senza un uso intelligente non c'è letteratura. ma senza (totalmente) può esserci letteratura. la punteggiatura sbagliata determina il crollo del testo"
non so come insegni il resto, ma io, per imparare a usare la punteggiatura, al corso di valeria non mi iscriverei.
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