Quanto è bello leggere in tram: il percorso oggi era di quelli lunghi, così ho potuto gustare ancora una volta le parole di quel maschiaccio di Lady Macbeth: "Venite, spiriti arbitri dei pensieri di morte: dissessuatemi; e dai piedi alla fronte riempitemi fino al trabocco, della più sorda crudeltà. Fatemi il sangue denso; chiudetemi ogni accesso, ogni tramite al rimorso; né ritorno di pietà naturale scuota il mio feroce intento né ponga tregua tra quello e l'azione. Eccovi le mie poppe di donna; prendetevi il mio latte per altrettanto fiele, ministri d'assassinio, ovunque siate, invisibili sostanze, per servire ai misfatti della natura. Vieni, notte densa, ammantata nel fumo dell'inferno più compatto; non veda il mio affilato pugnale la ferita che apre: né il cielo scruti attraverso la coltre di tenebra, per gridarmi: 'No, no!'".
William Shakespeare,
Macbeth, nella traduzione – creativa, elegante, inarrivabile – di Cesare Vico Lodovici, Einaudi, Torino 1964.
immagine courtesy missbimbo.com
1 commento:
Anche Shakespeare adorava le poppe! Diamine, conferiamo un po' di umanità ai grandi scrittori della storia!
Mi ricorda un po' quando studiai la vita intera di Leopardi per l'esame di Letteratura Italiana. Leggendo una sua lettera al fratello Carlo, quando il poeta si trovava in quel di Roma, mi imbattei in questa frase: «Trattando, è così difficile il fermare una donna in Roma come in Recanati, anzi molto più, a cagione dell'eccessiva frivolezza e dissipatezza di queste bestie femminine, che oltre di ciò non ispirano un interesse al mondo, sono piene d'ipocrisia, non amano altro che il girare e divertirsi non si sa come, non la danno (credetemi) se non con quelle infinite difficoltà che si provano negli altri Paesi».
La risposta del fratello fu oltremodo lapidaria: «Io non so contraddire in dettaglio a tutti i ragionamenti che tu mi fai, ma in massa, mi pare che abbi torto, e grande. [...] Sicché chi prova troppo non prova un cazzo».
Ora che mi son messo a scrivere sta roba qua mi è venuta l'idea per il prossimo post ^^
E.
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