courtesy arcadiaclub.com |
Duecentottantotto anni fa nasceva in Germania Immanuel Kant. Per un suo esilarante ritratto ricorriamo alla penna di Giorgio Dell’Arti, che lo tratteggia sulla “Stampa” del 29 ottobre 2011 traendo a sua volta materiale dalla Vita sessuale diKant, scritta da Jean-Baptiste Botul, il filosofo immaginario creato da Frédéric Pagès e pubblicato nel 2011 da Il nuovo melangolo.
Anagrafe
Immanuel Kant, nato a Königsberg il 22 aprile 1724. Padre: Johann-Georg, sellaio. Madre: Anna Regina Reuter. Otto fratelli, di cui quattro morti bambini. Abitante a Königsberg, in via Prinzessinen. Professione: prima domestico, poi professore di filosofia. Altezza: un metro e cinquanta. Segni particolari: un petto alto e stretto, che lo predispone alla malinconia. Una nocetta flebile e a mala pena inudibile. Spalla sinistra un po’ troppo bassa. Ha approvato la Rivoluzione francese (1789). S’intende di qualsiasi cosa, ed è interpellato su tutto. Nel 1774, dovendosi montare un parafulmine in cima alla chiesa, vennero a chiedergli istruzioni.
Cattedra
No alle offerte di una cattedra a Halle, Jena, Erlangen, Mittau. Sua ossessione: vivere il più a lungo possibile. Tra le numerose pratiche da mettere in atto a questo scopo: non viaggiare. Non andò infatti mai oltre Pillau, a 40 chilometri di distanza, e campò in effetti ottant’anni.
Donne
Kant “non si innamorò mai, restò scapolo tutta la vita, non ebbe né amanti né mogli”. Impassibile davanti a un corpo di donna, come Newton e Robespierre.
Colazione
Ore cinque. Kant è già al tavolo della colazione. Due o tre tazze di tè, qualche tiro di pipa. Cinque soli minuti per passare dal letto alla tavola? Sì, perché “il ritorno alla dimensione umana può essere una trappola. […] Occorre sradicare il risveglio come un’erbaccia.
Passeggiata
Pranzo all’una, senza parlare di filosofia. “Sonnolenza postprandiale e sonno profondo sono nemici del filosofo. Bisogna difendersi. Per combattere contro il torpore pomeridiano l’unico rimedio è la passeggiata”. La famosa passeggiata. Sempre lo stesso percorso, da casa alla fortezza di Friedrichsburg, sempre alla medesima ora, tanto che vedendolo passare gli abitanti di Königsberg regolano gli orologi. Kant cammina lento, attentissimo a non sudare, perché il sudore fa parte di quegli umori del corpo che è necessario risparmiare. Waslawski: “Se in una notte particolarmente calda notava la minima traccia di sudore sul suo corpo ne parlava come di un incidente increscioso”.
Saliva Altro umore da trattenere: la saliva. “Sputare è un vero spreco”. Respirare possibilmente a labbra chiuse per risparmiare saliva. La saliva inghiottita è purgativa. […]
Sperma Idem per lo sperma. “La masturbazione è una pratica quasi suicida”. “Il cervello è solo midollo. Cos’è il midollo se non una riserva di sperma? […] Saliva, sudore, sperma: non si butta via niente. Conservare lo sperma fa bene alle corde vocali”.
[…]
Notte Sono le 22. Kant si corica. Borowski: “Innanzi tutto si sedeva sul letto e vi scivolava dentro, poi tirava un lembo della coperta al di sopra della spalla, dietro la schiena, fino all’altra spalla, sotto di lui e fino alla pancia. Così, avvolto come in un baccello, attendeva il sonno”. Nel buio, una corda gli fa da guida tra letto e bagno. Per addormentarsi ripete come un mantra il nome di Cicerone.
[…]
2 commenti:
Mi piacciono questi almanacchi, o "albanacchi":-)
Su Kant mi spaventa un po' il punto "Donne"...
Mi sembra di ricordare che Schopenhauer, invece, era di avviso diverso, se non erro; ma comunque un caratteraccio.
Il punto "Cattedre": clamoroso, e al giorno d'oggi non sarebbe configurabile, o quasi.
ah, io sono una pazza di lunari, almanacchi, calendari, agende.
Posta un commento