venerdì 28 ottobre 2011
parole trite
la parola trita del giorno, ormai da molti giorni, è "indignato". qualunque manifestazione, protesta, espressione antigovernativa viene sistemata, da parte di giornalisti reali e virtuali, sotto l'ombrello dell'indignazione globale. così si indignano tutti: precari, licenziati cinquantenni, adolescenti molto desiderosi di lanciare estintori o di procurarsi qualche device elettronico attraversando comodamente una vetrina che è stato facile spaccare, mario draghi (pierluigi bersani meno), il sindaco e l'assessore alla cultura di milano. si indignano pure in inghilterra, dove, davanti alla saint paul's cathedral, nel quadro di occupy london, il non adolescente ashley bignall ha eretto una tendopoli-biblioteca e dichiara molte cose sensate sull'importanza dei libri. si occupa pure westminster, sulle cui vetuste mura qualche aspirante libertario ha attaccato un cartello con la seguente dicitura: "Tahrir Square EC4M - City of Westminster". ora, vorrei ricordare a questi signori cui si consente di lordare monumenti risalenti al 1245 (e che se io fossi nella polizia di londra farei tornare a casa a furia di calci nel sedere) che in quella glorificata piazza è più verosimile che i libri vengano bruciati, pertanto direi che sarebbe meglio farsi ispirare da più nobili modelli, magari il canone occidentale.
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